Inaugurazione del Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche "Enrico Fermi” di via Panisperna

"Siamo tutti nel fango, ma alcuni di noi guardano verso le stelle".           (Oscar Wilde)

Ho deciso di introdurre quest'articolo con questa frase del celebre Oscar Wilde perché credo che sia il modo migliore per descrivere gli scienziati, in particolare i fisici, coloro che non si fanno trascinare passivi dal fango verso l'abisso, rinunciando ai propri sogni, ma che lottano guardando il cielo, le stelle, qualcosa di lontano, con la speranza di capirle.

Ed è proprio così che voglio immaginare che si sentissero i "Ragazzi di via Panisperna", sognatori, giovani, con quella brace nel cuore che avrebbe riscaldato generazioni e generazioni di fisici, e che ancora riscalda molti di questi.

Proprio qualche giorno fa, il 28 ottobre 2019, tre ragazzi e due ragazze del Liceo B. Pascal, Virginia Andreani (4C), Ieva Mikael (3LCA), Lorenzo Lentini (5E), Emanuele Paduano (4C) e Yasmine Ridolfi (5A), accompagnati dalla professoressa Patrizia Ciammaruconi, hanno avuto l'onore di essere invitati all'inaugurazione del Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche "Enrico Fermi", presso il Compendio del Viminale a Roma: sarebbe superfluo dire che è stata un'esperienza unica e irripetibile. Infatti vi erano moltissime figure di spicco del panorama scientifico, tra cui il professor Antonino Zichichi di cui non basterebbe quest'articolo per parlarne, il presidente Lucia Cifarelli, Rosario Nania dell'INFN e Silvia Pisano, che abbiamo ospitato anche a scuola, poiché responsabile del progetto EEE di cui la nostra scuola fa parte già dall'anno scorso.

Prima di parlare della giornata del 28 ottobre, è doveroso spendere qualche parola sulla storia del Centro Fermi e di questi "Ragazzi di via Panisperna" di cui vi ho accennato prima ma di cui sicuramente avrete già sentito parlare.

Il Centro Fermi è un ente pubblico di ricerca che rappresenta perfettamente ciò che il Nobel per la fisica del 1938, Enrico Fermi (Roma 29 settembre 1901- Chicago, 28 novembre 1954), avrebbe voluto realizzare qui nel nostro paese: un centro di studi e ricerche che abbracciasse i settori più avanzati della fisica moderna, passando per la medicina, la storia, l'arte e arrivando alla cultura ambientale e alla tecnologia avanzata. Ovviamente non saremmo qui oggi a parlarne se tra questi progetti non fosse stato compreso quello dello sviluppo della scienza nelle scuole: uno di questi progetti è proprio quello di cui facciamo parte, il progetto Extreme Energy Events (EEE), che ci ha dato l'opportunità di visitare anche l'INFN di Frascati.

Il Centro Fermi è stato istituito nelle idi di marzo del 1999, promosso da scienziati, politici e cittadini. Tra questi promotori vi è anche Antonino Zichichi, ideatore e presidente fondatore dal 2000 al 2011, nonché grandissimo divulgatore scientifico e vanto per l'Italia. Dal 2011 al 14 ottobre 2019 gli è succeduta Lusia Cifarelli e proprio la settimana scorsa c'è stato il bando per il nuovo presidente.

Ma torniamo a noi, chi sono questi "Ragazzi di via Panisperna" e cosa hanno a che fare con Fermi? Bhe, Enrico Fermi era proprio uno di questi ragazzi!

I "Ragazzi di via Panisperna", è stato un gruppo comprendente quelle mente geniali che hanno contraddistinto il teatro scientifico italiano del secolo scorso, in particolare nell'ambito della fisica moderna, allora neonata sia in Italia che in Europa. Il gruppo nacque grazie a Orso Mario Corbino, fisico, ministro, senatore e direttore dell'istituto di fiducia ubicato in via Panisperna, che notò le qualità di Enrico Fermi e radunò attorno a lui altri giovani fisici tra cui Edoardo Amaldi, Franco Rasetti, Emilio Segrè, Bruno Pontecorvo, Oscar D'Agostino e infine il giovanissimo e misterioso "enfant prodige" Ettore Majorana. Il loro studio si fece largo soprattutto in quell'ambito della fisica moderna chiamata fisica quantistica, lo studio della fisica subatomica. Purtroppo, dopo la morte di Corbino nel 1938 e a causa delle leggi razziali fasciste, il gruppo si disperse emigrando all'estero: Fermi si trasferì negli USA (sua moglie infatti era ebrea), Rasetti in Canada, Pontecorvo in Francia e in seguito in URSSA all'inizio della guerra fredda; solo D'Agostino e Amaldi rimasero in Italia: quest'ultimo tra l'altro fu il mecenate della ricostruzione della fisica italiana nel secondo dopoguerra e uno dei fondatori del CERN. Riguardo Ettore Majorana, quella giovane supernova, non si sa nulla, solo foschia attorno alla sua figura.

Per concludere, è stato molto apprezzato il discorso introduttivo del professor Antonino Zichichi in cui ha evidenziato l'importanza dell'educazione scientifica nelle scuole, collegandolo anche con il filo dell'umanità e ciò da cui siamo accomunati tutti a prescindere da alcuna distinzione: il tempo. In seguito, parlando della figura di Fermi, ci ha tenuto a specificare come quest'ultimo appartenga al nostro paese, ricordando le innumerevoli scoperte a lui attribuite; Fermi, avrebbe meritato anche 3 o 4 premi Nobel per le sue scoperte poiché sono state il cardine della fisica del dopoguerra. Infine è importante ricordare che Fermi non è stato il mostro che ha progettato la bomba atomica: più che altro, date le circostanze, le sue scoperte e invenzioni sono state sfruttate per costruire quell'arma che ha imposto la potenza militare durante la guerra fredda e che oggi, purtroppo, continua a esserlo.

Fermi e i "Ragazzi di via Panisperna" sono i sognatori a cui gli occhi brillano come le stelle.

Ieva Mikael III LcA

https://www.youtube.com/watch?v=4jeSWsEkBgQ