Nei giorni dal 5 al 10 ottobre 2018 noi ragazzi del IIlcB e altri tre studenti del 4D abbiamo ospitato i ragazzi polacchi che ci avevano precedentemente accolti nelle loro case lo scorso mese di marzo. Stando con noi hanno avuto modo di conoscere le nostre abitudini e modi di fare e di visitare Roma e le sue meraviglie che tanti, se non tutti, non avevano ancora mai visto.
La sera del primo giorno ci siamo riuniti trepidanti davanti alla scuola per accogliere i ragazzi e, portati a casa, rifocillarli dopo il lungo viaggio.
Sabato, dopo esserci scatenati in concitate gare di cori polacchi e italiani sul pullman abbiamo visitato le catacombe di San Callisto, il Colosseo e i Fori Romani dividendoci tra chi era troppo stanco e bagnato e chi no sotto una pioggia che non ci dava tregua. È stato interessante rivisitare le catacombe e ricordare dettagli particolarmente impressionanti, come la statua di Santa Cecilia e tutti i suoi significati e i simboli cristiani. Il Colosseo e i Fori Romani sono mozzafiato come sempre e stavolta lo sono stati ancora di più per via delle lunghe camminate tra risate e ombrelli!
La sera ci siamo sbizzarriti in danze e canti tra canzoni polacche, inglesi e italiane, mischiandoci tra noi come se ci fossimo sempre conosciuti, la musica era la nostra lingua comune e lo è stata per l'intero scambio durante viaggi sul pullman e gite.
Domenica è stata la giornata in famiglia durante la quale ognuno di noi ha avuto la possibilità di decidere come stupire e intrattenere il proprio compagno di scambio: una miriade di emozioni tra sagre e fiere, passeggiate sul mare, città bellissime e ancora Roma con le sue mille sfaccettature.
La sera poi vari di noi si sono riuniti a cena per raccontarsi tutte le avventure vissute e gli episodi più divertenti.
In seguito ci sono state altre due giornate dedicate alla visita di Roma Barocca e dei musei Vaticani con la Cappella Sistina, la chiesa di San Pietro e Castel Sant'Angelo. Il giro tra le opere più rappresentative del Barocco come Piazza di Spagna, il Caravaggio nella chiesa di San Luigi, la finta cupola nella chiesa di Sant'Ignazio e la fontana di Trevi è stato davvero piacevole ed immersivo grazie alla spiegazione che ci era stata precedentemente data dalla professoressa Cini, che ci ha spiegato le varie storie dietro ogni cosa visitata ed in particolare alla fontana dei Quattro Fiumi, simbolo del conflitto tra Bernini e Borromini che ci ha affascinato e divertito per il loro modo artistico e monumentale di tirare "frecciatine".
La gita ai Musei Vaticani è stata purtroppo più pesante a causa della stagione turistica e quindi della folla, che impediva di respirare quasi tanto quanto la vista della Cappella Sistina: un'opera che va vista dal vivo per comprenderne davvero la maestosità. Tutti, italiani e polacchi, siamo rimasti a bocca aperta di fronte a un lavoro esteso ma dettagliatissimo, talmente ben realizzato da dare la sensazione che i personaggi raffigurati sporgessero dal soffitto. Una menzione speciale va alla nostra guida che parlava prima in italiano e poi in polacco mentre ognuno di noi cercava goffamente di capire la spiegazione nella lingua dell'altro. I polacchi si sono mostrati molto fieri e interessati ad un dipinto di Jan Matejko regalato al Papa dai polacchi per festeggiare i duecento anni dalla vittoria di Vienna sui turchi sotto il re Giovanni III Sobieski.
È seguita la visita della basilica di San Pietro e la cosa che più ci ha stupiti è che consideriamo tutto più piccolo di ciò che è. Ad esempio una scritta spessa due metri sembrava spessa mezzo metro, un altare di otto piani sembrava esserne alto quattro e così via.
L'ultimo posto visitato è stato Castel Sant'Angelo, sulla cui terrazza tutti ci siamo messi ad ammirare e fotografare une delle più belle viste di Roma e del "cupolone" di San Pietro.
Alla fine di questa bellissima esperienza, stanchi ma felici, abbiamo mangiato una pizza anche insieme ad altri insegnanti della scuola per salutare i nostri “alter ego” polacchi e la mattina seguente li abbiamo accompagnati al pullman tra sorrisi, commozione e un po' di tristezza.
Il bilancio di questo scambio è sicuramente positivo, ci siamo trovati benissimo come già era successo in Polonia e siamo stati colpiti molto dalla loro cordialità e allegria, cosa che nessuno si aspetterebbe da qualcuno che abita in un posto così freddo.
Siamo stati uniti come se parlassimo la stessa lingua, prendendoci gioco degli stereotipi, forti delle nostre passioni in comune, noi abbiamo insegnato loro qualche modo di dire e viceversa, addirittura qualche polacco ha iniziato in automatico a salutare in italiano e a gesticolare. Abbiamo condiviso le nostre culture e le abbiamo accettate (a parte il ketchup sulla pizza, quello no!) e una parte di tutto ciò che abbiamo vissuto resterà con noi, nei sorrisi delle nostre foto, testimoni della felicità che abbiamo sperimentato. Ci siamo lasciati con la promessa che non permetteremo alla fine dello scambio di dividerci, anzi, ci terremo in contatto e forse un giorno ci rivedremo.
Dzięki chłopaki, nie zapomnimy o tobie. (Grazie ragazzi, non ci dimenticheremo di voi) !!!