Sarà Presente l’Autore: l’incontro  al WEGIL  con le associazioni attive nelle carceri del Lazio e la loro esperienza artistica e culturale

Il 17 Gennaio 2019, mentre molte classi erano impegnate nel terzo incontro all’Hotel Selene,  sul tema dell’abuso sui minori , altre classi (la 4D e la 4G)  accompagnate dalle proff. Andolfi e Zadra, si sono recate al WEGil, spazio espositivo romano, per una iniziativa promossa dal Consiglio Regionale del Lazio e dal Garante delle Persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.

L’iniziativa è stata incentrata sul valore della cultura (intesa sia come istruzione che arte)  come elemento centrale per la riabilitazione sociale delle persone detenute. I vari spazi hanno consentito momenti e forme diverse di espressione ed esibizione dei laboratori culturali condotti da associazioni di volontari e volontarie affianco alle persone detenute nelle istituzioni penitenziarie del Lazio. Com’è noto, questi laboratori sono presenti e attivi in tutta Italia ma,  nel caso specifico, l’iniziativa si è concentrata sulla nostra regione.

All’apertura dei lavori, il 16 Gennaio pomeriggio, ha partecipato la 3D scientifico, che ha assistito alla presentazione del Progetto da parte del Garante Stefano Anastasia, e ad altri interventi tra cui quello dello scrittore  Edoardo Albinati, professore in una scuola penitenziaria, il quale ha ripreso il tema del diritto all’istruzione anche in condizioni di detenzione, sottolineando gli aspetti di privazione sensoriale  che  le persone detenute sperimentano, ragione per la quale l’esperienza estetica diventa altamente formativa e gratificante. La tesi  è stata subito chiara quando sono saliti sul palco i musicisti, gli attori e le attrici della Compagnia Stabile Assai, un gruppo misto di persone sottoposte a restrizione, ex-detenuti, e volontari. Momenti di alta emozione, perché non solo esteticamente curati, ma portatori di vissuti forti attraverso voci, gesti, intonazioni.

Nella Giornata del 17 le classi hanno potuto assistere a diverse forme d’arte, come video prodotti nel Carcere Minorile di Casal Del Marmo (una interessante e “autentica”  rielaborazione sull’opera di Pasolini), letture di favole riscritte da detenuti e lette da volontari, letture tratte dal Laboratorio di scrittura  A Mano libera,  incentrato sulla realtà femminile nel  rapporto tra dentro e fuori le mura di un carcere, e curato da NoiDonne, ed altre dimostrazioni di produzione artistica realizzate grazie alla volontà di persone che si mettono in gioco nel delicato rapporto con la realtà penitenziaria.

In entrambe le Giornate, e ad introdurre i momenti artistici, la lettura degli Articoli della Costituzione Italiana, relativi ai diritti delle persone detenute ed al senso della pena (Art 3, Art 27, Art 31). Anche queste letture, provenienti da voci giovani e adulte, italiane e  straniere, hanno rappresentato un momento di forte coesione. E, sul tema della “straniera”, come non citare la toccante versione di Medea realizzata dal gruppo Per Ananke, anch’esso attivo nel Carcere Femminile di Rebibbia. Tra la attrici, una ex-pascalina di alta sensibilità e capacità comunicativa,  Francesca Tricarico.

La Referente Pari Opportunità  prof.ssa Angela Andolfi

Nelle foto: un momento della performance della Compagnia Stabile Assai ed un momento delle letture tratte da A Mano Libera

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